Ammirare i ciliegi in primavera: hanami

hanami
Spring Evening at Kintai Bridge (Kintaikyo no shunsho), Kawase Hasui, Art Institute of Chicago, 1947

Ammirare i ciliegi in primavera: hanami

Un tempo in Giappone il simbolo della primavera erano i fiori di pruno che sbocciano in inverno quando ancora la terra è coperta di neve: essi rappresentavano il coraggio nel resistere al freddo e alle intemperie, ma anche la delicatezza e la fragilità.

Successivamente l’emblema del risveglio primaverile sono diventati i fiori di ciliegio o sakura. Essi infatti fioriscono all’improvviso, restano attaccati ai rami per pochi giorni e poi pian piano sfioriscono in una nuvola di petali che il vento porta via. I giapponesi sono affascinati da questo fenomeno e si fermano ore intere, in primavera, a contemplarlo, seduti sui prati, perché dà loro il senso del mono-no-aware, cioè quella dolce malinconia legata al fuggevole trascorrere del tempo e delle cose. E’ come se imprimessero nella loro mente il bellissimo momento di splendida fioritura, per poterlo ricordare quando i petali saranno volati via. Vi è in primavera una festa, che si chiama hanami, nella quale si ammirano i ciliegi in fiore.

Il concetto di mono-no-aware è stato descritto dal poeta e studioso giapponese Motoori Norinaga enucleandolo dal Genji Monogatari, il primo romanzo nella storia del Giappone.

Numerosissimi sono gli haiku dedicati alla fioritura dei ciliegi. Ne riporto di seguito alcuni:

 

Questi fiori di ciliegio

hanno riportato al pensiero

tante memorie. (Bashō Matsuo)

 

La notte di primavera e’ finita.

Sui ciliegi

sorge l’alba. (Bashō Matsuo)

 

Sotto gli alberi di ciliegio

non vi sono

stranieri (Kobayashi Issa) (tratto da www.tatamido.it)

 

Questo mondo perduto

ricoperto

di fiori (Kobayashi Issa)