Donne e pittura in Giappone

Donne e pittura in Giappone
Tokuyama Gyokuran, Peonia e bambù presso una roccia

A parte Uemura Shoen sono poche le pittrici giapponesi a noi note, eppure nel corso delle diverse epoche della storia del Giappone ce ne sono state tante. Uemura ci è già nota per i suoi magnifici bijinga, ma anche per il fatto di essere stata forse la prima donna pittrice ad ottenere dei riconoscimenti in vita per i contributi da lei dati all’arte giapponese, ad esempio il prestigioso Ordine della Cultura. Le molte donne che l’hanno preceduta hanno avuto maggiori difficoltà nell’esprimersi liberamente nel mondo dell’arte.

In realtà anche la società giapponese tradizionale ammetteva che le donne potessero dipingere o scrivere poesie. Anzi, i pennelli facevano parte del corredo delle spose, il konrei chōdo, in quanto dipingere era considerato un talento affascinante in una donna di cultura. Durante il periodo Edo alle donne era consentito dipingere in casa, ma il fatto di non poter beneficiare di un’istruzione all’esterno non consentiva loro di progredire nella propria arte.

Facevano eccezione le mogli e figlie di pittori che potevano lavorare con artisti esperti senza doversi muovere dalla propria casa. In questi rari casi alle donne era riconosciuto il ruolo di artiste a tutti gli effetti, anche con la possibilità di ottenere riscontri economici. E’ il caso di Kiyohara Yukinobu (1643–1682) il cui padre era allievo del pittore Kano Tan’yū della scuola Kano, mentre la madre ne era la nipote.

Donne e pittura in Giappone
Kiyohara Yukinobu, Beccofrusoni, ciliegi in fiore e bambù presso un corso d’acqua

Alcune donne riuscirono a essere sia pittrici che mogli e madri, altre fecero scelte anticonformiste. Uemura non si sposò e crebbe il proprio figlio da sola; Seiko Okuhara (1837-1918), che discendeva da una famiglia di samurai, quando il governo Meiji consigliò ai samurai di tagliarsi i capelli se li tagliò anche lei, nonostante l’editto non riguardasse le donne.

Donne e pittura in Giappone
Seiko Okuhara, Pettirosso e acero

Un’altra figura di rilievo fu quella di Tokuyama Gyokuran (1728–1784) che fu introdotta nel mondo della pittura cinese a inchiostro di tipo calligrafico in giovane età. Sua madre e sua nonna erano entrambe rinomate poetesse a Kyoto vicine a Yanagisawa Kien, pittore maestro di Ike Taiga. Quest’ultimo sposò Gyokuran e furono una coppia di artisti piuttosto noti e ricercati nella loro epoca.

Le immagini sono state tratte da: http://www.metmuseum.org/art/collection/search/53457

http://www.metmuseum.org/art/collection/search/77204

http://www.jaodb.com/db/ItemDetail.asp?item=38251